Cooperazione internazionale, sottoscritto Memorandum d’Intesa tra l’AnciSicilia e le Associazioni dei comuni bulgari del Danubio

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Creare forme di collaborazione in ambito economico e commerciale, offrire nuove opportunità di scambio ai comuni e alle imprese locali, promuovere un confronto su progetti di interesse generale attraverso la condivisione di informazioni e di risorse umane, organizzare incontri bilaterali e percorsi formativi, costituire partenariati per partecipare ai bandi comunitari per la programmazione 2014-2020.
Questi i punti cardine del Memorandum d’intesa sottoscritto questa mattina, a Palazzo delle Aquile, dall’AnciSicilia e dall’Associazione dei comuni bulgari del Danubio.
Ad aprire i lavori, il presidente dell’Associazione, Leoluca Orlando, che, dopo aver conferito la cittadinanza onoraria al Maestro Moni Ovadia, ha portato i saluti dei 390 comuni siciliani ai sindaci e agli operatori economici bulgari: “Sono convinto – ha spiegato – che un sindaco non debba essere un contabile, poiché non esiste cosa più triste di contare soldi che non si hanno. Per questo motivo, noi sindaci, come AnciSicilia, abbiamo deciso di impegnarci per diventare soggetti principali per il cambiamento culturale, economico e sociale nelle nostre comunità. Ma per fare questo dobbiamo impegnarci a fondo anche per cambiare le abitudini mentali dei nostri cittadini e per proiettarci verso scambi economici innovativi dove è di fondamentale importanza il rapporto con le categorie produttive. Con questo spirito abbiamo colto il privilegio di organizzare questo incontro con i sindaci danubiani, nella convinzione che riusciremo ad avviare vantaggiosi rapporti economici e culturali”.
Il segretario generale dell’AnciSicilia, Mario Emanuele Alvano, nel ribadire l’importanza dell’incontro, ha aggiunto: “Il conferimento della cittadinanza onoraria al Maestro Ovadia, rappresenta un’occasione molto intensa per parlare di scambio e accoglienza fra popoli. Credo che il dialogo e l’apertura siano un punto fondamentale per avviare uno scambio proficuo tra Sicilia e Bulgaria. Uno scambio che si fonda anche sulla storia delle due realtà territoriali e che ci ha fatto parlare di parallelismo tra il Danubio e il Mar Mediterraneo, acque che uniscono e legano popoli diversi tra loro e che ci invitano ad essere più aperti al confronto e al dialogo. La firma di questo Memorandum sancisce un legame forte tra i nostri comuni e quelli bulgari e costruisce un ponte tra due territori diversi che vogliono camminare insieme per il rilancio economico e culturale. Siamo sicuri che, da questa prima intesa di carattere generale, nasceranno una miriade di scambi di natura commerciale e di nuovi progetti per sfruttare le risorse messe a disposizione dall ‘UE”.
Tra gli obiettivi dell’accordo, sviluppare anche proficui rapporti culturali e economici per migliorare la reciproca conoscenza per garantire uno scambio di esperienze, migliorare i rapporti tra due comunità europee che hanno importanti radici in una storia che li ha visti partecipi di un’importante esperienza politica e istituzionale. I comuni siciliani e quelli del Danubio avranno anche la possibilità di collaborare per lavorare insieme a progetti finanziati
dall’Unione europea.
“Per superare la crisi in Europa e lasciarla alle spalle, – ha aggiunto l’ambasciatore in Italia della Repubblica di Bulgaria, Marin Raykov – bisogna lavorare in maniera diversa, avviando una nuova cultura di fare business. Il problema principale dell’Europa è la poca competitività e per superarla e necessario collaborare in un processo produttivo finalizzato a portare sul mercato un prodotto innovativo a basso costo. Serve, quindi, internazionalizzare i rapporti economici, utilizzando schemi triangolari in cui una parte si produce in Italia un’altra parte in Bulgaria e si va insieme verso altri mercati. Bisogna conoscersi meglio per sfruttare al meglio e insieme le risorse europee”.
La metodologia seguita dall’accordo, come è stato sottolineato anche dall’intervento di Plamen Stoilov, presidente dell’associazione dei comuni danubiani, è d tipo partecipativo, tesa a creare partnership tra enti locali per costruire reti territoriali alimentando intrecci e contaminazioni fra culture, scambi e legami di solidarietà fra i popoli.
La cooperazione territoriale, al centro di questo accordo, permette all’ente locale di esercitare un ruolo internazionale, di praticare lo scambio di esperienze e conoscenze e di favorire l’incontro tra le culture delle comunità. Esercitando un’azione che dalla dimensione locale si
inserisce nell’ampio e complesso panorama internazionale l’ente locale stimola lo sviluppo umano anche nel proprio territorio, propone modalità partecipative condivise e solidali, costruisce legami avvicinando i popoli nella ricerca di soluzioni comuni.
La sottoscrizione dell’accordo ha registrato la partecipazione, tra gli altri, del vice presidente di AnciSicilia, Salvatore Lo Biundo, di Giovanni Ruvolo, Matteo Rizzo, Nicolò Catania, Antonio Rini, Stefano Bologna, Davide Paratore, sindaci rispettivamente di Caltanissetta, San Vito Lo Capo, Partanna, Ventimiglia di Sicilia, Isola delle Femmine, Antillo, di Vito Marsala, componente del direttivo AnciSicilia e vice sindaco di Caltabellotta, e del console onorario per la Sicilia, Agostino Randazzo.