A Siracusa un seminario sulla lotta all’evasione dei tributi

0
306

“La partecipazione dei comuni all’accertamento tributario”, questo il titolo della seconda giornata formativa organizzata da AnciSicilia (nell’ambito di una serie di incontri promossi in collaborazione con Ifel) che si svolgerà giovedì 5 dicembre (a partire dalle 9) nella Sala Borsellino di Palazzo Vermexio a Siracusa.
Sarà il vice presidente vicario dell’AnciSicilia, Paolo Amenta, a introdurre i lavori cui faranno seguito i saluti istituzionali del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, del direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Gentile, e del comandante regionale della Guardia di Finanza, Ignazio Gibilaro.
L’AnciSicilia intende, in questo modo, fornire non solo strumenti e spunti di riflessione sulla lotta all’evasione dei tributi erariali, ma anche aggiornamenti su temi quali banche dati catastali a supporto dell’attività di accertamento e segnalazioni qualificate.
Si parlerà, inoltre, anche dei percorsi d’indagine che le amministrazioni potranno seguire nella lotta all’evasione dei tributi erariali e verrà anche presentata l’attività del gruppo di lavoro, istituito dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa, (giugno 2012) da parte di AnciSicilia, Assessorato regionale all’Economia e Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate: una collaborazione nata con l’intenzione di definire programmi di recupero e lotta all’evasione attuabili dalle amministrazioni comunali dell’Isola.
“Attraverso queste giornate formative e la collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vice presidente vicario e segretario generale dell’AnciSicilia – la nostra Associazione, in attesa che in Sicilia venga data attuazione al federalismo fiscale, vuole sostenere i comuni nell’acquisizione di nuovi strumenti e professionalità, al fine di contribuire alla lotta all’evasione dei tributi erariali, facendo così arrivare ulteriori risorse alle casse comunali. A tal fine riteniamo indispensabile che la percentuale riconosciuta ai comuni sulle maggiori somme riscosse a titolo definitivo, a seguito delle loro segnalazioni, debba essere innalzata, almeno in una fase provvisoria, dall’attuale 33% al 100%, come nel resto d’Italia. Un tale intervento rappresenterebbe, senza dubbio, un incentivo significativo perché i comuni siciliani possano contribuire con più determinazione al contrasto all’evasione dei tributi”.