Anci meridionali, Orlando: “Confronto per proposte unitarie e condivise sui problemi degli enti locali del Mezzogiorno”

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“Grazie al confronto odierno abbiamo messo a punto alcune indicazioni condivise da tutte le Anci del Mezzogiorno che saranno – dentro l’azione complessiva di Anci nazionale –  oggetto di iniziativa propositiva per una loro possibile traduzione in provvedimenti, sia nell’ambito della prossima legge di Bilancio che nel quadro di successivi veicoli normativi”.

Questo nelle parole di Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, il senso della video riunione promossa dall’Anci regionale che si è svolta ieri pomeriggio, alla presenza del segretario generale di Anci nazionale Veronica Nicotra.

“Durante l’incontro del mese scorso con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano abbiamo ritenuto opportuno – prosegue Orlando – che ci fosse un dialogo con il sistema delle autonomie meridionali, e per questo abbiamo organizzato una riunione con le Anci del Sud e con i sindaci metropolitani. Abbiamo valutato come l’assetto normativo regolamentare, del personale piuttosto che della capacità di progettare, interferisca con il piano per il Sud. Il fatto è che in alcune parti del Paese alcune esigenze di modifica normativa sono avvertite di più, probabilmente perché il tessuto sociale è più debole”, osserva il presidente di Anci Sicilia, che cita ad esempio il tema dell’evasione fiscale e dell’efficienza della riscossione, “questione sicuramente nazionale ma che in alcune regioni è più urgente perché la gente non ha soldi o perché le agenzie della riscossione sono inefficienti”.

“Il nostro obiettivo – sottolinea Orlando – non è un condono ma piuttosto un concreto contributo alla giustizia fiscale, garantendo  la concreta riscossione e con scelte severe ed efficaci nei confronti di chi non paga e penalizza i contribuenti onesti e le amministrazioni pubbliche; facciamo proposte per affrontare in modo diverso problemi uguali ma partendo da situazioni diverse”.

Altra questione trattata è quella del deprezzamento dei valori immobiliari in molti Comuni periferici. “Al Sud, ma anche in alcune aree interne dell’Appennino e nelle diverse regioni del Paese, si è registrato un crollo immobiliare dovuto anche alla fiscalità locale che pesa sulle transazioni: se le case perdono valore e non sono più un bene rifugio siamo di fronte anche ad un problema sociale”, osserva il sindaco di Palermo. Tra i temi oggetto di confronto anche quello delle assunzioni del personale e del blocco del turnover che “viste nell’ottica delle regioni meridionali hanno un impatto specifico sul tessuto socioeconomico”.

“Con il nostro documento vogliamo dare un contributo di riflessione con alcune proposte idonee per aprire un dialogo costruttivo con il Ministro Provenzano e con il Governo, sempre in stretto raccordo con le azioni di Anci nazionale che da tempo chiede al ministro che la nuova programmazione preveda più risorse dirette ai Comuni e alle città non per il tramite delle Regioni. Ai primi di novembre – conclude Orlando – in programma un nuovo incontro con il ministro Provenzano: ci presenteremo con una serie di problemi suggerendo alcune soluzioni”.