ANCI Sicilia e Commissario Unico per la depurazione firmano un protocollo d’intesa per migliorare la qualità del servizio idrico integrato in Sicilia e per evitare le sanzioni comunitarie

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Una collaborazione strategica tra il Commissario Unico per la Depurazione Maurizio Giugni e il Presidente di ANCI Sicilia Leoluca Orlando per superare le infrazioni comunitarie in campo fognario e depurativo. E’ quanto prevede un protocollo d’intesa firmato tra l’associazione rappresentativa dei comuni siciliani presieduta dal Sindaco di Palermo e la nuova Struttura commissariale nominata lo scorso maggio, composta dal Commissario Giugni e dai due Subcommissari Stefano Vaccari e Riccardo Costanza.
L’obiettivo comune – si legge nel testo dell’accordo – è “realizzare in modo efficace e celere gli interventi necessari a garantire il superamento della procedura d’infrazione in corso in molti comuni dell’Isola, favorire una gestione efficiente degli impianti realizzati e promuovere le condizioni per lo smaltimento dei fanghi prodotti”. L’intesa fa perno sulla conoscenza e sulla sensibilizzazione dei Comuni rispetto alla situazione attuale e allo sforzo collettivo necessario per migliorare la qualità ambientale e del servizio idrico integrato siciliano, così come per evitare le sanzioni comunitarie che oggi pesano sull’Isola più che in ogni altra Regione italiana.
Sono infatti – ricorda il testo – 63 gli interventi, distribuiti in 54 comuni siciliani tra cui i principali centri urbani, per un costo complessivo di circa 1,6 miliardi, che la Struttura Commissariale deve realizzare per superare le infrazioni comunitarie (in particolare le procedure C-565/10, C-251/17 e C-85/13) aperte nei confronti degli agglomerati isolani e del resto d’Italia. A questi si aggiungono altri 13 interventi su cui la Struttura Commissariale ha un ruolo di coordinamento rispetto ai soggetti attuatori locali individuati. Compito del Commissario sarà fornire ad ANCI Sicilia un aggiornamento periodico del cronoprogramma degli interventi, garantire informazioni sulla realizzazione delle attività, segnalando tempestivamente ritardi e inadempienze.
“Ritengo di grande importanza questo protocollo – spiega il Prof. Maurizio Giugni, Commissario Unico Depurazione – perché punta a saldare un’alleanza tra il livello centrale e quelle amministrazioni territoriali che svolgono un ruolo vitale per il buon esito delle procedure. Credo che un rapporto proficuo con i comuni, volto alla conoscenza dei problemi e alle tecniche innovative per risolverli, garantito da un flusso di informazione ben regolato e trasparente, sia la strada giusta per superare quel deficit che caratterizza la Sicilia in campo fognario e depurativo”.
“La sottoscrizione di questo protocollo d’intesa – ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia – rappresenta, a nostro avviso, solamente un primo passo per far sì che su un tema così strategico, come quello della gestione integrata delle acque la Sicilia possa superare una condizione che pesa non soltanto in termini finanziari e di efficienza, ma anche rispetto alla costruzione di ulteriori opportunità di sviluppo e in termini di sostenibilità ambientale e di valorizzazione dei nostri territori. Un’ulteriore tappa dovrà essere, a nostro avviso, il rafforzamento della rete istituzionale, con il diretto coinvolgimento della Regione siciliana e delle nove Assemblee Territoriali Idriche (ATI).”
Sono referenti per le fasi di attuazione e realizzazione del protocollo il Subcommissario Riccardo Costanza e l’ingegnere Cecilia Corrao (Sogesid) per la Struttura commissariale, mentre per ANCI Sicilia il professor Giorgio Mannina (docente di Ingegneria Sanitaria Ambiente dell’Università di Palermo) e l’avvocato Mario Emanuele Alvano, Segretario Generale dell’Associazione.
A conclusione dei lavori i due partner firmatari del protocollo hanno convenuto di inviare, per conoscenza, il protocollo d’intesa sottoscritto, oggi pomeriggio, al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa, alla Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, alla IV Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, a tutti comuni dell’Isola e alle 9 Assemblee Territoriali Idriche (ATI).