Apprezzamento dell’AnciSicilia per le richieste di Fassino al Governo nazionale, Orlando: “E’ necessario tenere conto delle particolaritá dei Comuni del Mezzogiorno”

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“Esprimiamo soddisfazione per il fatto che Fassino, così come denunciamo da oltre un anno, abbia espresso una posizione più incisiva contro i tagli del Governo Renzi, che si pongono in pesante aggravata continuità con i precedenti Governi, a tutto discapito dei comuni e dei servizi resi ai cittadini”.
Lo ha detto il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, che assieme ad altri sindaci siciliani ha sottoscritto la lettera inviata dal Presidente dell’Anci al Governo nazionale, denunciando le svariate criticità tra cui l’ormai completa estraneità nazionale dal Fondo di solidarietà per i comuni e l’ assurda normativa dell’Imu sui terreni agricoli.
“Ci teniamo però a sottolineare – ha aggiunto il presidente Orlando – che lo sforzo richiesto ai comuni negli ultimi 6 anni, superiore a quello degli altri livelli istituzionali, non ha prodotto conseguenze omogenee sul territorio nazionale, facendo riemergere con più forza il problema del Mezzogiorno. Nei comuni del Sud la maggiore dipendenza dai trasferimenti nazionali, unitamente alla minore capacità fiscale, fanno sì che la progressiva riduzione del Fondo di solidarietà nazionale acuisca gli effetti del divario strutturale tra Nord e Sud. Si pone oggi il problema di rivedere l’attuazione del federalismo fiscale (o come nel caso della Sicilia, di avviarne l’attuazione) tenendo conto dell’effettivo fabbisogno standard e della necessità che si realizzino meccanismi perequativi. In mancanza di ciò si rischia di penalizzare ancora di più la qualità dei servizi offerti ai cittadini che vivono nei comuni del Mezzogiorno con i conseguenti rischi per la tenuta sociale”.
“Tali criticità – ha concluso Orlando – sono aggravate dalla scelta del Governo di distrarre le risorse del PAC (Piano di Azione e Coesione) rispetto alle finalità di sostegno delle stesse e dall’ imposizione della pur necessaria armonizzazione dei bilanci, senza però alcun riguardo e riferimento alle sperequazioni prodotte in danno delle realtà meno sviluppate per effetto del minor tasso di riscossione fiscale”.