Di armonizzazione contabile degli enti territoriali si è parlato, stamattina, al partecipato seminario formativo, organizzato da ANCI Sicilia e IFEL, presso l’Ex Noviziato dei Crociferi a Palermo. All’incontro, che ha visto oltre 150 presenze, fra amministratori, dirigenti e liberi professionisti provenienti dai 390 comuni siciliani, Massimo Anzalone, del MEF -Ragioneria Generale dello Stato, ha parlato di inquadramento generale della riforma, di nuovi schemi di bilancio, di contabilità economico-patrimoniale e Daniela Ghiandoni, Direttore dell’Area Finanze del Comune di Ancona, uno dei primi comuni d’Italia sede di sperimentazione della riforma, ha affrontato i temi relativi all’applicazione concreta della riforma citando esempi relativi al fondo pluriennale vincolato e al fondo dei crediti di dubbia esigibilità.
“Si tratta di una delle più importanti riforme di questi ultimi anni la cui attuazione però negli Enti Locali della Sicilia, come è noto, ha seguito un percorso particolarmente accidentato e pertanto necessita ancora di adeguate azioni di accompagnamento” ha dichiarato Mario Emanuele Alvano, segretario generale di ANCI Sicilia, introducendo i lavori.
“Restano ancora attuali le preoccupazioni circa l’impatto del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità in bilanci di comuni, come quelli siciliani, che risentono di una difficoltà strutturale sul fronte della effettiva riscossione dei tributi locali. Tributi che, è bene ricordare, sono diventati – conclude Alvano – il perno attorno al quale si regge l’equilibrio finanziario degli enti territoriali, ma che hanno avuto un impatto significativo sui cittadini”.
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