“Il Recovery Fund – ha aggiunto Orlando – prevede sicuramente grandi finanziamenti ma serve anche una rigenerazione amministrativa per consentire agli enti locali una maggiore capacità di progettazione per l’utilizzo concreto delle risorse”.
“Bisogna tenere presente – ha continuato Leoluca Orlando – che la cinta muraria della città non deve rappresentare il confine di azione per queste risorse ma deve essere il punto di partenza per uno spazio di coesione pubblico-privato atto a garantire un potenziamento dei territori. Sicuramente un’occasione da non perdere per favorire il miglioramento delle periferie con l’obiettivo di superare disuguaglianze e sottosviluppo. I comuni adesso hanno molte risorse per dar vita a nuovi progetti ma spesso non hanno strumenti finanziari adeguati per affrontare il quotidiano. Per questo motivo prego il vice ministro Castelli di aiutarci a spendere bene queste risorse, liberando quelle disponibili presso le casse comunali bloccate da un Patto di stabilità che l’Europa ha da mesi sospeso e che, assurdamente, ancora in Italia paralizza i servizi essenziali ai cittadini e alle cittadine”
“C’è sicuramente – ha concluso il presidente di ANCI Sicilia – l’esigenza di nuova governance per le risorse europee attraverso la diffusione del modello “organismo intermedio”che ha dato ottimi risultati nella gestione dei fondi PON Metro spesi e rendicontati senza subire ritardi e senza l’inadeguatezza del filtro regionale”.