Aumento delle tariffe dell’energia elettrica. ANCI Sicilia: “E’ urgente liberare i comuni siciliani dal paradosso del servizio di salvaguardia”

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“Il vertiginoso aumento dei costi del Servizio di Salvaguardia dell’energia elettrica nel biennio 2023-2024 è assolutamente insostenibile per molti Comuni e, in particolare per gli Enti che vivono già una difficilissima condizione finanziaria, che sono stati costretti a dichiarare il dissesto o a predisporre piani di riequilibrio. Gli Enti locali siciliani sono in uno stato di grave disagio e, come abbiamo più volte denunciato, si trovano nella paradossale situazione di dover pagare costi incommensurabilmente maggiori rispetto ad altre regioni d’Italia”.
Questo emerge dalla nota inviata, stamattina, all’Assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, Andrea Messina, al Presidente dell’ANCI Antonio Decaro e ai presidenti delle ANCI regionali che ha evidenziato la condizione di forte disagio che vivono in particolare gli Enti locali del Sud Italia ai quali “viene addebitata una tariffa – si legge nella nota- che contiene oltre al Pun (Prezzo Unico Nazionale), il c.d. ‘parametro Omega’, un sovracosto che serve a tutelare gli operatori del mercato libero. Tale parametro è differenziato per area geografica e dal confronto tra il biennio 2021-2022 e il biennio 2023-2024 si evince chiaramente come il suo valore sia sensibilmente aumentato. Come emerge dai dati, infatti, per esempio, in Sicilia si è passati da un valore di 17,80 a un valore di 202,41”.
“Per onorare gli impegni economici con il fornitore energetico e per evitare che i comuni si trovino costretti a razionalizzare l’illuminazione pubblica, il trasporto locale o il riscaldamento delle scuole o a sospendere del tutto l’erogazione di altri servizi fondamentali per cittadini e imprese – dichiarano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia – è necessario un immediato intervento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dell’ARERA (Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente) affinché siano avviate le necessarie iniziative di carattere normativo e finanziario per evitare il peggioramento delle condizioni finanziarie degli Enti”.