Bocciatura da parte dell’Ars della riforma delle province Orlando: “intervengano il commissario dello stato e il governo nazionale per mettere fine a questo “annacamento” e a questa agonia insopportabili e si ridiano ai siciliani democrazia e sviluppo”

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“Lo ‘stato di calamità istituzionale’ è quanto ogni giorno viene messo in atto nelle vicende che coinvolgono la Regione Siciliana ed è ancora di più confermato dall’assenza di una maggioranza che impone da parte di tutti una straordinaria assunzione di responsabilità” ha dichiarato Leoluca Orlando presidente di Anci Sicilia alla notizia della bocciatura da parte dell’ARS del DdL di riforma delle Province siciliane.
“Non è più tempo di indegni e sterili incontri e vertici tra partiti, ormai tanto irresponsabili quanto inconsistenti, con annunciati interventi salvifici di “ascari” di un governo e di un sistema politico nazionale che sembra aver decretato la assoluta marginalità della Sicilia, in un quadro di disinteresse per i Comuni e per il Mezzogiorno. E’ necessario – continua Orlando – un intervento urgente da parte del Commissario dello Stato e da parte del Governo nazionale perché finisca questo insopportabile “annacamento” e questa agonia per ridare ai siciliani il diritto alla democrazia e allo sviluppo”.
“La stessa autonomia speciale della Regione siciliana è ormai tanto mortificata da apparire un ostacolo e non una risorsa per lo sviluppo della Sicilia”.
L’AnciSicilia – conclude il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – che da oltre un anno denuncia, spesso inascoltata e insultata, la gravità della situazione, ha deciso di promuovere una Assemblea per il 21 aprile a Caltanissetta per far nascere dai Territori una resistenza civica e un’alternativa progettuale”.