Collegato bis alla Finanziaria, ANCI Sicilia: “Occasione mancata per prevedere anche nell’Isola una semplificazione sui pubblici spettacoli”

0
985

“Ci dispiace dovere constatare che l’occasione dell’approvazione del Collegato Bis non sia stata utilizzata anche per avviare un percorso normativo che adegui la Sicilia a quanto già previsto nel resto d’Italia.
Non comprendiamo come mai ci si perda in inutili polemiche e non ci si attivi per evitare un’appesantimento che rende più complessa l’organizzazione di eventi e spettacoli nei comuni siciliani e ingolfa al contempo il lavoro delle questure. Si potrebbe aiutare l’economia dei comuni siciliani rendendo più semplice l’organizzazione di spettacoli pubblici e liberare al contempo la Polizia di Stato da adempimenti cui è chiamata solo nella Regione Siciliana, potendo dedicare così maggiore tempo alla sicurezza pubblica”. Hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia.

“Ricordiamo che il Decreto Legge 16 luglio 2020 n. 76 all’ Art. 38-bis nell’intento di introdurre semplificazioni per la realizzazione di spettacoli dal vivo ha previsto che “in via sperimentale fino al 31 dicembre 2023, per la realizzazione di spettacoli dal vivo che comprendono attività culturali quali il teatro, la musica, la danza e il musical nonché le proiezioni cinematografiche, che si svolgono in un orario compreso tra le ore 8.00 e le ore 1.00 del giorno seguente, destinati ad un massimo di 1.000 partecipanti, ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato, richiesto per l’organizzazione di spettacoli dal vivo, il cui rilascio dipenda esclusivamente dall’accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale, è sostituito dalla segnalazione certificata di inizio attività di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, presentata dall’interessato allo sportello unico per le attività produttive”. Aggiunge Alvano

“Ebbene, chiediamo che l’Assemblea regionale siciliana specialmente dopo l’esito positivo della Commissione Statuto di martedì cui abbiamo partecipato – conclude il presidente Amenta – possa porre in essere ogni sforzo per avviare il necessario percorso attraverso le norme attuative delle Statuto approvando nelle more una norma che posso avere immediata efficace. I sindaci sono pronti ad assumersi l’ennesima responsabilità nell’interesse dei territori, così come avviene nel resto d’Italia”.