La Presidenza della Regione, di concerto con l’Assessorato alle Autonomie locali, ha firmato, ieri, 18 decreti assessoriali di nomina di commissari ad acta relativi all’elenco dei comuni dei liberi consorzi o delle città metropolitani che riguardano ben 264 comuni che vengono commissariati per mancata approvazione del rendiconto 2016 e 184 per non aver approvato il bilancio preventivo 2017. Questi dati non possono che rinnovare la preoccupazione dell’AnciSicilia per una situazione di criticità che contraddistingue, da tempo, gli enti locali siciliani. Problematiche che sono state ampiamente evidenziate , qualche giorno fa, in un nota inviata dal presidente dell’Associazione Leoluca Orlando al presidente della Regione, Rosario Crocetta e agli Assessori: Luisa Lantieri, Carmencita Mangano, Alessandro Baccei; al presidente ARS, Giovanni Ardizzone, e ai presidente della I e della II Commissione ARS, Salvatore Cascio e Vincenzo Vinciullo. Nella missiva si chiede di procedere con urgenza in favore dei comuni al riparto delle assegnazioni di parte corrente (340 milioni di euro) e di quelle destinate a investimenti (115 milioni di euro). Com’è noto, infatti, l’articolo 6 della L. r. n. 5 del 28 gennaio 2014, come modificata dall’art. 1, comma 1 della L. r. n. 8 del 9 maggio 2017 prevede che il riparto della sopra citata assegnazione debba avvenire entro il 15 aprile di ogni anno. In considerazione di ciò, si evidenzia inoltre nella nota, risulta propedeutico procedere all’emanazione degli atti di indirizzo previsti dall’articolo 1, comma 9 della L. r. n. 8 del 9 maggio 2017 e relativi alla destinazione, da parte dei comuni, del 10% del totale dei trasferimenti regionali per assicurare assistenza ai disabili gravi e la possibilità che si utilizzino risorse del fondo autonomie locali per il contributo ai precari degli enti in predissesto.
“Tali criticità – dichiarano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia – stanno, di fatto, impedendo che si possa procedere con il riparto e con la successiva erogazione delle risorse ordinarie destinate ai comuni e in molti casi la conoscenza di questi dati rappresenta un elemento fondamentale per l’approvazione dei bilanci di previsione 2017. A ciò si aggiunga che in 140 comuni solo poche settimane fa si sono tenute le elezioni amministrative con il rinnovo di sindaci e consigli comunali e con il conseguente avvio degli adempimenti di natura organizzativa e procedurale ”.
“Risulta pertanto paradossale – continuano Orlando e Alvano – che a fronte di tale situazione di empasse e di complessiva criticità finanziaria del sistema delle autonomie locali siciliane si proceda alla nomina dei commissari e si avvii un iter che, per la stragrande maggioranza dei comuni, comporta il rischio di decadenza del Consiglio comunale della Giunta e del Sindaco sulla base della contestata norma (art. 11 comma 2 bis L. r. n. 35 /1997 e art. 2 L.r. n. 6 /2017).
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