Coronavirus e risorse ai comuni, dal Consiglio regionale ANCI Sicilia un documento inviato alla Regione per superare le criticità in spirito di collaborazione istituzionale

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Delle risorse destinate ai comuni per fronteggiare l’emergenza da Covid -19 si è discusso oggi pomeriggio nel corso di un Consiglio regionale, convocato d’urgenza in video conferenza dal  presidente dell’ANCI Sicilia, in seguito all’adozione del DDG 304 del Dipartimento per la Famiglia della Regione Siciliana.

Dopo la relazione illustrativa del presidente Leoluca Orlando e del segretario generale Mario Emanuele Alvano circa lo stato di attuazione dell’intervento regionale a sostegno dei comuni per contrastare l’attuale crisi socio-economica collegata alla diffusione del Coronavirus, l’Associazione ha approvato all’unanimità un documento che sarà inviato alla Regione.

Di seguito i punti principali:

  • Apprezzamento  per l’intervento annunciato dal Governo Regionale.
  • Preoccupazione per l’accredito di somme nei bilanci dei comuni che appaiono non spendibili nell’immediatezza richiesta dalla condizione di emergenza.
  • Necessità di chiarire prioritariamente e preventivamente la deroga al codice contratti, possibilità di adottare variazioni di bilancio con delibera di giunta in esercizio provvisorio, possibilità di avvalersi del Terzo settore, nonché chiarimento delle  regole di utilizzo e rendicontazione.
  • Inserimento dell’intervento all’interno del quadro normativo previsto dall’ordinanza nazionale di Protezione Civile n. 658, occorrendo anche previa intesa con la Protezione Civile Nazionale.
  • Richiesta di provvedere all’erogazione delle somme nei bilanci comunali solo dopo il chiarimento dei punti di cui sopra e ciò anche in attesa delle intese con la Protezione Civile nazionale, l’Agenzia della Coesione e la Commissione Europea.

Il documento condiviso dall’ANCI Sicilia volto a superare le criticità relative alla rapidità di utilizzo e modalità di rendicontazione delle risorse sarà inviato alla Regione in spirito di collaborazione istituzionale, ribadendo la piena disponibilità a collaborare nell’ interlocuzione con la Protezione civile nazionale, l’Agenzia della Coesione e la Commissione Europea anche per la modifica delle regole di utilizzo dei Fondi FSE che appaiono particolarmente complesse e non immediate.