Della misura “Resto al Sud” e delle opportunità offerte ai giovani e al territorio siciliano se ne è parlato oggi a Palermo, durante il convegno organizzato da AnciSicilia, Anci, Invitalia e Università degli studi di Palermo, e se ne tornerà a parlare domani a Messina durante l’incontro conclusivo che si svolgerà nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni.
Dopo i saluti istituzionali del presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, del direttore del Dipartimento SEAS dell’Università degli studi di Palermo, Marcello Chiodi, e del sindaco di Messina, Renato Accorinti, sarà il segretario generale dell’AnciSicilia, Mario Emanuele Alvano, a introdurre e coordinare i lavori.
“Lo scopo di questa iniziativa – spiegano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano – è principalmente quello di far crescere nel sud lo spirito d’impresa, di aiutare i giovani a superare le difficoltà che sono più alte di altre zone del paese e d’Europa. In questo progetto un ruolo centrale avranno i comuni cui è affidato il compito di pianificare azioni d’informazione, promozione e accompagnamento imprenditoriale, valorizzando gli incentivi gestititi da Invitalia. Sarà, infine, compito di AnciSicilia, sollecitare gli stessi comuni a informare i giovani sulle opportunità offerte da Resto al Sud”.
L’incentivo “Resto al Sud”, gestito da Invitalia, ha una dotazione di 1.250 milioni di euro e sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Le agevolazioni sono rivolte agli under 36. Ciascun imprenditore può ottenere 50 mila euro, fino a un massimo di 200 mila nel caso di più imprenditori. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono: un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma di spesa e un finanziamento bancario pari al 65%, garantito dal Fondo di Garanzia per le pmi.
Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi. Chi vuole presentare la domanda può rivolgersi ai numerosi enti convenzionati con Invitalia (comuni, università, associazioni) per ricevere supporto gratuito per la predisposizione del progetto d’impresa.