“L’allarme lanciato dal presidente della Commissione UE dell’ARS, Luigi Sunseri, in merito all’eventuale perdita, per i Comuni siciliani, di una consistente parte dei fondi relativi all’Agenda Urbana del Po Fesr 2014-2020, arriva in ritardo e non fa altro che avvalorare le svariate denunce fatte, nei mesi scorsi, dall’ANCI Sicilia sulle tante criticità dei Comuni siciliani, chiamati a gestire ingenti risorse in assenza degli strumenti economici, normativi e delle professionalità necessarie”. Ha dichiarato Paolo Amenta, presidente dell’ANCI Sicilia.
“Come abbiamo più volte denunciato, nelle sedi competenti, aggiunge Amenta – l’attuale sistema istituzionale e di governo del territorio, la carenza di figure professionali all’interno della pubblica amministrazione locale, l’assenza di un’assistenza tecnica dedicata, la mancanza di specifiche risorse finanziarie destinate alla progettazione, il mancato avvio del piano di rafforzamento della capacità istituzionale e le diffuse carenze nell’adozione dei principali strumenti di programmazione e di pianificazione del territorio non permettono ai comuni siciliani di utilizzare i finanziamenti europei”.
“Come già anticipato nel documento presentato in occasione del primo Comitato di Sorveglianza, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò e ai rappresentanti dell’esecutivo comunitario, del Dipartimento nazionale per le Politiche di coesione e dell’Agenzia per la Coesione territoriale, assieme ai referenti dei ministeri coinvolti – aggiunge Amenta – riteniamo necessaria l’attivazione da parte della Regione Siciliana dell’assistenza tecnica in favore delle coalizioni territoriali anche nell’attuale fase di definizione dell’organizzazione degli Uffici Unici e della strategia oltre alla costituzione di una Cabina di regia regionale cui partecipino i diversi rami dell’amministrazione. L’ANCI Sicilia vuole contribuire affinché le risorse territorializzate siano impiegate pienamente ed efficacemente, ma per fare ciò è necessario comprendere come procedere rispetto a quelle realtà territoriali che hanno manifestato delle oggettive difficoltà”.
“È’ necessario un cambio di passo che ponga rimedio alle tante falle legate alla Programmazione 2014-2020 e trovi la soluzione per far transitare i fondi della Programmazione 2014-2020 in quella relativa al 2021-2027 permettendo la completa fruizione di tutte le risorse.
Adesso è il momento di fare e di agire – conclude Amenta – chiediamo quindi al Governo nazionale una modifica delle norme in materia di assunzione di personale considerate le specifiche prerogative delle Regione sugli enti locali. Non è attribuendo le responsabilità ai comuni che si risolve il problema. Lo sviluppo della nostra Isola è una condizione irrinunciabile per i Comuni, per la Regione Siciliana e per l’intera nazione”.