Il Presidente Orlando: “Il 28 settembre assisteremo all’ulteriore prova di un uso distorto e fallimentare dell’autonomia speciale”

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“Mentre domenica 28 settembre, nel resto d’Italia, 64 province e 8 città metropolitane saranno rinnovate o istituite secondo le nuove regole, in Sicilia 3 città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e i liberi consorzi rimarranno a guardare l’attuazione della riforma Delrio”.
Lo ha detto il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando che aggiunge: “Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere l’attuazione anche in Sicilia delle norme nazionali, fermamente convinti che siffatto utilizzo dell’Autonomia Speciale produca effetti perversi e rallenti lo sviluppo e l’attuazione delle riforme”.
“Riteniamo – continua Orlando – che lo stesso discorso valga per le norme che regolano il sistema di gestione dei rifiuti e delle acque. Sulla gestione delle acque non è superfluo ricordare che in Sicilia vigono ben quattro tipologie di norme diverse a seconda che ci si trovi in provincia di Agrigento, Siracusa, Palermo o nel resto dell’Isola”.
“La mancata attuazione della riforma della governance degli enti locali siciliani – conclude il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – e la prolungata fase di commissariamento delle province ha prodotto a e continua a produrre una situazione di caos sul piano politico-amministrativo ed un crescente senso di sfiducia dei cittadini verso le istituzioni. Per questi motivi e in difesa dei siciliani, non solo ci siamo già rivolti alle più alte cariche dello Stato, ma affronteremo anche questo tema durante l’assemblea dei sindaci siciliani che abbiamo convocato per mercoledì 8 ottobre”.