“Si è trattato di un incontro proficuo in cui si è fatto il punto su quelle che sono le esigenze e le priorità dei comuni siciliani”. Lo ha detto Giacomo Scala, presidente dell’AnciSicilia, all’indomani dell’incontro con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Abbiamo esaminato – aggiunge Scala – i nodi principali che non solo danneggiano le amministrazioni comunali ma bloccano lo sviluppo dell’intera regione. Tra questi, spiccano il Patto di Stabilità, l’Imu, la mancata applicazione del federalismo fiscale e il recupero dell’Iva. Se da un lato è necessario rivedere e riformare le regole tecniche relative al Patto di stabilità, che oggi rappresentano un vincolo ed un ostacolo agli investimenti e quindi alla ripresa, ancora più urgente è intervenire in materia di Imposta Municipale Unica, una tassa che non ha quasi nulla di municipale essendo in realtà prettamente statale e che costringe i comuni ad assumere solo un ruolo di esattori senza avere la possibilità di utilizzare queste risorse a beneficio dei cittadini migliorando i servizi per la comunità. Lo stato, inoltre, non può dimenticare di avere un contenzioso aperto con la Sicilia, dal momento che ha aggravato i bilanci dei comuni che, a differenza di altri, non hanno ancora percepito entrate riconducibili al federalismo fiscale. Infine, non si è ancora sciolto il nodo relativo al recupero dell’Iva. Se, infatti, i comuni siciliani si trovano ad erogare servizi non commerciali, non potranno richiedere allo Stato un contributo per il recupero dell’Iva”.
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