“La vicenda paradossale che ha coinvolto il primo cittadino di Agrigento, Lillo Firetto, evidenzia la difficile situazione che vivono quotidianamente i sindaci siciliani impegnati a far partire al meglio la raccolta differenziata nei propri comuni. Garantire un servizio essenziale per la qualità della vita di tutti i cittadini e il decoro delle città implica grandissimi sforzi da parte degli amministratori locali che si ritrovano a combattere tutti i giorni con costi esorbitanti per il conferimento, impianti inadeguati e scarsa collaborazione, da parte di alcuni cittadini.” Questa la dichiarazione di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano a commento della notizia, uscita in queste ore, relativa alla denuncia per diffamazione ricevuta dal sindaco, Lillo Firetto per aver divulgato alla stampa il video di un cittadino di un altro comune sorpreso a conferire irregolarmente rifiuti nella città di Agrigento.
“Il conferimento irregolare dei rifiuti e l’illecito smaltimento, specialmente nei comuni medio-grandi, – continua Orlando – devono essere combattuti con strumenti efficaci e con una forte collaborazione delle forze dell’ordine e della magistratura. Fermo restando il giusto equilibrio fra diritto alla privacy e tutela degli interessi collettivi di vivibilità e decoro delle nostre città, questa vicenda evidenzia, ancora una volta, la necessità che il legislatore intervenga per dare ai sindaci strumenti adeguati per prevenire e contrastare fenomeni illegali di vario tipo. Le conseguenze dell’inciviltà sono sotto gli occhi di tutti e i sindaci non possono avere le mani legate da normative complesse e iper-burocratiche per contrastare questi fenomeni. Per queste ragioni al sindaco Firetto va la piena solidarietà dell’Associazione dei comuni siciliani”.