Immigrati, il Consiglio regionale AnciSicilia: “Nessuna strumentalizzazione politica ma solo cooperazione tra Anci, Regione Sicilia e governo nazionale. Gli amministratori locali siano attori e non spettatori”

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Il Consiglio regionale dell’AnciSicilia, riunitosi questa mattina a Villa Niscemi, ha deliberato in materia di immigrazione, approvando un ordine del giorno in cui esprime forte preoccupazione per la situazione di tensione che si sta verificando sui territori.

“Riteniamo – si legge nel documento –  che la problematica dell’accoglienza  a livello territoriale, non debba esser oggetto di strumentalizzazione sul piano politico, ma debba essere affrontata in termini di leale cooperazione istituzionale attraverso un pieno coinvolgimento degli amministratori locali nelle scelte circa la collocazione dei migranti,  anche in considerazione del contributo significativo che i sindaci possono dare in termini di conoscenza del territorio e della propria comunità. Tale cooperazione è ancora più necessaria attesa la tradizionale, irrinunciabile  cultura dell’accoglienza del popolo siciliano”. 

Il Consiglio regionale AnciSicilia precisa, inoltre, che “il confronto delle Prefetture e della Regione siciliana con gli enti locali sia sempre di fondamentale importanza, non solo rispetto al meccanismo della “clausola di salvaguardia” (previsto dall’accordo Anci-Ministero dell’Interno), ma in tutti i casi in cui debba essere prevista la presenza di cittadini stranieri (anche minori non accompagnati) sul territorio del singolo comune”.

Nel documento si legge, infine, che “un problema a parte è rappresentato dalle comunità per minori stranieri non accompagnati rispetto al quale è necessario che, in concorso con la Regione, si valutino le opportune modifiche di carattere amministrativo e legislativo affinché i sindaci vengano coinvolti, in maniera non formale, nella fase autorizzativa e vi sia una distribuzione sul territorio più razionale ed omogenea”.