L’AnciSicilia chiede alle Autorità regionali e nazionali un intervento immediato per risolvere l’emergenza finanziaria e sociale dei comuni siciliani

0
333

Allarme dell’AnciSicilia per la difficile situazione dei Comuni siciliani, i quali si ritrovano a fronteggiare un gravissimo stato  di deficit di cassa, che quotidianamente innesca pericolose tensioni sociali, che assomigliano, sempre più, ad una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere.  L’AnciSicilia, a seguito di ripetute sollecitazioni da parte di numerosi amministratori che, in alcuni casi, sono stati oggetto di episodi inquietanti, ha convocato una riunione, svoltasi ieri 10 ottobre 2012, presso i locali dell’associazione, alla quale hanno preso parte, oltre al Segretario Generale e al Vice Presidente dell’Associazione, rispettivamente  l’avv. Mario Emanuele Alvano e il dott. Salvatore Lo Biundo, fra gli altri,  il dott. Giovanni Luca Cannata, sindaco di Avola, il dott. Francesco Susino e il dott. Giuseppe D’Adamo rispettivamente sindaco e vice sindaco di Scicli; il dott. Antonio Tumminello, sindaco di Castelbuono; il dott. Santo Amoroso, assessore all’economia del comune di Modica e la dott.ssa Enza Marchica,  ragioniere generale del comune di Melilli. Dall’incontro  è emerso, che la gravissima situazione finanziaria dei Comuni, che sta comportando, in molti casi, il mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti e la paralisi della macchina amministrativa,  potrebbe, in poco tempo, trasformarsi in un gravissimo problema di ordine pubblico. “L’AnciSicilia – hanno dichiarato il Presidente Giacomo Scala e il Segretario Mario Emanuele Alvano –  rivolge un appello alla Deputazione nazionale e regionale, al Governo regionale e alle Prefetture,  affinchè intervengano, ciascuno per le proprie competenze, nell’immediato, per favorire il pronto trasferimento delle risorse dovute ai Comuni o consentire anticipazioni di cassa, per evitare, che i tempi, spesso troppo lunghi e farraginosi, della politica e della burocrazia possano far degenerare  le già evidenti tensioni sociali in gesti eclatanti”.