L’AnciSicilia contro i tagli ai collegamenti ferroviari, sostegno all’iniziativa dell’assessore Pizzo

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“Da giugno i treni per il Sud Italia si fermeranno a Villa San Giovanni, la continuità territoriale sarà solo un ricordo e andare a tornare dal ‘continente’ diventerà sempre più complicato e costoso. La Sicilia sarà sempre più isolata e gli studenti fuori sede, che avevano già protestato durante le festività natalizie, insieme con i pendolari che si spostano per ragioni di lavoro, saranno costretti a pagare centinaia di euro alle compagnie aeree per andare avanti e indietro dalla Sicilia”.

Lo ha detto Leoluca Orlando presidente dell’AnciSicilia, che aggiunge: “L’AnciSicilia nei giorni scorsi ha già espresso la propria posizione in merito, sottolineando che tale decisone rappresenta un ulteriore segnale di discriminazione nei confronti della nostra Isola.  Per questi motivi sosteniamo l’iniziativa dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, che lunedì mattina utilizzerà il treno in maniera provocatoria per raggiungere Roma e partecipare a una riunione convocata dal Ministro Maurizio Lupi per discutere del contratto di servizio del trasporto ferroviario per la Sicilia”.

“Al tempo stesso – conclude Orlando – vorrei sottolineare che proprio per protestare contro tale situazione stiamo convocando a Messina per il prossimo 25 febbraio, d’intesa con il sindaco Renato Accorinti, un apposito Consiglio regionale dell’Associazione dei comuni siciliani, per mantenere alta l’attenzione su questa grave decisione del Governo nazionale. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della mobilitazione dei comuni siciliani contro il mancato avvio di riforme fondamentali, la gravissima crisi economico-finanziaria e i tagli del governo nazionale e regionale alle risorse destinate agli enti locali”.