Le Poste diventino parte attiva nella gestione delle tesorerie comunali. Questa la richiesta dell’Anci a mezzo del Presidente Piero Fassino che ha scritto una lettera ai sottosegretari all’Interno e all’Economia, Gianpiero Bocci e Piero Paolo Baretta, chiedendo loro di “valutare la possibilità di un ruolo attivo di dell’Ente nell’offerta Poste nella gestione delle tesorerie comunali’’. Lettera baretta bocci Tesoreria_ferri
’Il contributo di Poste nell’allargamento dell’offerta di tali servizi avrebbe effetti importanti anche nel mitigare l’impatto della sospensione del regime di tesoreria mista, di recente prorogata sino al 2017, che ha ridotto la liquidità disponibile per i Comuni, peggiorandone la capacità programmatoria, e ha reso più difficile la disponibilità del servizio, con particolare riferimento ai Comuni di minore dimensione demografica.
Una eventualità che può rappresentare “un utile elemento di innovazione che Poste spa può considerare in vista dell’imminente Piano di razionalizzazione. Tale proposta può rafforzare il ruolo di Poste Italiane sul territorio, anche a sostegno dell’operatività dei Comuni, mediante l’implementazione delle dotazioni infrastrutturali, materiale ed immateriali, finalizzate all’erogazione dei servizi e attenuare il preoccupante processo di razionalizzazione degli uffici postali, in particolare nei piccoli Comuni’’.
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