No triv, verso il referendum. Orlando: “I cittadini hanno il diritto di decidere sulle sorti dei propri territori”

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La Conferenza delle Regioni, svoltasi nei giorni scorsi, ha deciso all’unanimità di accogliere la proposta No Triv sull’abrogazione di alcune norme del Decreto Sviluppo, così come dello Sblocca Italia, relative alle estrazioni petrolifere. Tra le richieste, spicca quella di restituire la parola al popolo sovrano per scongiurare definitivamente il pericolo di nuove trivellazioni in mare al di sotto del limite delle 12 miglia marine.

Si tratta di un primo significativo passo verso l’obiettivo condiviso dalle centinaia di associazioni, comitati, movimenti e personalità che hanno sottoscritto la proposta No Triv inviata il 2 settembre scorso alle Regioni.

“Siamo soddisfatti di questo importante risultato – spiega Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia –  e confidiamo che si continui a tenere viva l’attenzione su questo tema affinché sia rispettato il diritto dei cittadini di poter decidere sulle sorti dei propri territori e dei mari italiani. E’ necessario, quindi, che a questo importante risultato faccia seguito l’impegno formale da parte delle Regioni, perché i cittadini abbiano la possibilità di pronunciarsi su dei progetti pericolosissimi per l’ambiente e per l’economia e perché si possa finalmente intraprendere la strada del progressivo abbandono delle risorse fossili a vantaggio di quelle rinnovabili e meno inquinanti”.