Nuovi aggiornamenti e informazioni per gli enti locali

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  1. Fondo di 50 milioni di euro, per l’anno 2022, in favore dei Comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti
  2. Decreto Sostegni ter: emendamento proroga richieste contriobuto progetti rigenerazione urbaba
  3. Circolare Ministero Interno “Rendicontazione dei proventi Anno 2021 – Istruzioni operative”
  4. Decreto MIMS “Istituzione della Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio” (BDNAE)
  5. 33° Quaderno Operativo ANCI per la predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza

La Conferenza Stato-Città, nella seduta del 16 marzo 2022, ha sancito l’intesa sullo “Schema di decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, recante riparto del fondo, di cui all’articolo 1, comma 581, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2022, in favore dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della Regione Sardegna con popolazione inferiore a 5.000 abitanti“.

Come da riparto sono 135 i Comuni Siciliani interessati, su un totale di 1.011, che hanno i requisiti per accedere al fondo a valere sulla parte corrente dei bilanci (riduzione al 31 dicembre 2019 del 5 per cento della popolazione rispetto al 2011, reddito medio pro-capite inferiore di oltre 3 mila euro rispetto alla media nazionale, indice di vulnerabilità superiore alla media nazionale).

 

 


Nell’ambito della conversione in legge del Decreto ‘Sostegni ter’, all’esame del Senato, è stato approvato un emendamento che proroga al 30 aprile (oggi al 31 marzo) il termine per la presentazione delle richieste di contributo per progetti di rigenerazione urbana.

Si tratta dei progetti regolati dai commi 536-542 della legge di bilancio per il 2022.

 


Il Ministero dell’Interno ha pubblicato la circolare n. 24/2022 “Rendicontazione dei proventi Anno 2021 – Istruzioni operative” (link: Circolare DAIT n.24 del 14 marzo 2022 | Circolari | Dipartimento per gli affari interni e territoriali (interno.gov.it))

Com’è noto, l’articolo 142, comma 12 quater, del Dlgs 285/1992 obbliga tutti gli Enti locali (Comuni, Unioni di comuni, Province e Città metropolitane) a rendicontare, entro il termine del 31 maggio di ciascun anno, i proventi relativi alle violazioni del Codice della strada dell’esercizio precedente. Per gli anni scorsi le indicazioni su come procedere a inserire i dati erano state fornita dal Viminale attraverso il decreto 30 dicembre 2019 e le circolari n. 14 del 9 luglio 2020 e n. 21 del 20 aprile 2021.

Quest’anno la riapertura del sistema è caratterizzata dall’impatto delle recenti modifiche normative all’articolo 142, comma 12-quater, del Dlgs 285/1992 apportate dal Dl 121/2021 e prevede l’obbligo, da parte di ogni Ente Locale, di pubblicare la relazione sui proventi in una sezione del proprio portale istituzionale entro trenta giorni dalla trasmissione.

Inoltre, dal 1° luglio 2022 anche il Ministero dell’Interno è obbligato a pubblicare le relazioni pervenute dagli Enti interessati in un’apposita sezione del proprio sito internet.

Per tale ragione, è stato realizzato un collegamento informatico diretto tra la trasmissione della rendicontazione e la pubblicazione della stessa nell’area del sito della Finanza locale, che risulterà visibile a partire dal 1° aprile 2022.

La seconda novità riguarda la semplificazione della procedura di inserimento in caso di proventi pari a zero (con chiusura rapida e invio della rendicontazione); l’obbligo di rendicontare vige infatti anche per gli Enti che non incassano multe.

Ancora, per i Comuni appartenenti a un’Unione, sulla quale ricade l’obbligo di rendicontazione, è prevista una procedura rapida in cui l’Ente dichiarerà che i proventi saranno rendicontati dall’Unione (indicando la denominazione della medesima); mentre l’Unione dovrà indicare per quali Comuni viene resa la rendicontazione. Analoga procedura è prevista in caso di convenzioni tra Comuni per l’esercizio associato della funzione.

A partire dalla rendicontazione per l’anno 2022 relativa ai proventi dell’anno 2021, l’unico sistema valido di trasmissione della certificazione è quello del portale dedicato e, pertanto, non saranno valevoli eventuali relazioni trasmesse tramite altri canali (Pec, mail o posta cartacea).

La circolare ricorda infine che, in caso di inadempimento o di difformità rispetto a quanto previsto dalla legge, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con quello dell’Interno, richiederà all’Ente locale di trasmettere i dati con annessi i chiarimenti sui mancati adempimenti. Trascorsi inutilmente 30 giorni dalla suddetta comunicazione scatterà la segnalazione al procuratore regionale della Corte dei conti, come previsto dalla legge.

 


Sulla Gazzetta ufficiale n. 60 del 12 marzo 2022 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili 8 febbraio 2022, recante “Istituzione della Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio” (BDNAE)– ai sensi dell’articolo 1, comma 27, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 – in cui saranno raccolte e rese disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge.

Lo schema di decreto del MIMS è stato oggetto di una informativa alla Conferenza Unificata del 2 febbraio scorso.

Nella prima fase la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni. Le successive estensioni avverranno con la collaborazione dei Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni. Le modalità operative saranno definite mediante tavoli congiunti ed apposite convenzioni. La completa attuazione del decreto è, infatti, demandata ad un successivo provvedimento amministrativo. Nella banca dati saranno censiti i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale e le relative informazioni potranno essere consultate dalle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio. Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni. Le amministrazioni e gli enti competenti in materia di abusivismo sono tenuti ad alimentare la banca dati, a condividere e trasmettere le informazioni sugli illeciti accertati e sui conseguenti provvedimenti emessi.

Si ricorda, infine, che per sostenere i Comuni negli interventi di demolizione delle opere abusive è istituito presso il Ministero un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato con la legge di bilancio per il 2022.

 


Pubblicato sul sito ANCI il 33° Quaderno operativo che delinea un quadro d’analisi delle indicazioni fornite dall’ANAC per la predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (o della apposita sezione del PIAO), attraverso un esame compiuto e ragionato delle sezioni di cui si compongono gli “Orientamenti”.

Il volume offre, inoltre, indicazioni utili all’autovalutazione per la verifica della coerenza della pianificazione in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza con le indicazioni contenute nel PNA 2019-2021 e negli “Orientamenti” e contiene una scheda funzionale agli enti per il riesame complessivo del sistema di gestione della prevenzione della corruzione e della trasparenza.