“Oltre l’Expo: l’agroalimentare siciliano”, gli interventi della prima giornata

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Andare al di là dei sei mesi dell’Expo, consolidando la rete d’eccellenze dell’agricoltura siciliana: è questo l’obiettivo del seminario “Oltre Expo: l’agroalimentare siciliano”, in programma oggi e domani a Palazzo Platamone (Catania).

Sono oltre 160 le aziende siciliane che partecipano alle due giornate formative dedicate interamente alla filiera agricola, all’innovazione, alla ricerca e alle nuove frontiere dell’industria agroalimentare in un percorso parallelo alla grande esposizione internazionale di Milano, basata proprio sul tema dell’alimentazione.

“Il progetto, promosso e realizzato dall’ICE- Agenzia e dall’AnciSicilia, – spiegano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia – vede anche la partecipazione dei comuni nella loro qualità di partner per lo sviluppo economico del territorio, affinché possano avere un ruolo attivo nel rapporto con le aziende del proprio comune che hanno una vocazione all’internazionalizzazione dei loro prodotti”.

“Si tratta   – aggiungono Orlando e Alvano – di un’occasione importante che promette di andare oltre il periodo temporale limitato dell’Expo. Il fruttuoso modello innovativo di collaborazione tra AnciSicilia e ICE deve essere sostenuta dalla disponibilità delle aziende e dei comuni, unitamente a quella indispensabile delle istituzioni. Questo costituirà il punto fondamentale per dare slancio a nuove iniziative imprenditoriali. È, quindi,  fondamentale non disperdere le risorse e le energie, per investirle facendo rete in quello che è il vero cuore economico del nostro territorio”.

“Ora – concludono il presidente e il segretario generale dell’AnciSicilia – bisogna insistere puntando su ricerca, tecnologia, educazione e valorizzazione delle  tradizioni alimentari della nostra Isola”.

“In un contesto di risorse finanziarie assolutamente scarse –  prosegue Paolo Amenta, vice presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – è necessario che le risorse comunitarie, ed in particolare quelle del PO FESR Sicilia 2014-2020, debbano tenere conto della straordinaria iniziativa avviata da AnciSicilia e Ice coinvolgendo in maniera costante e proficua i comuni anche attraverso i sistemi territoriali rappresentati dai GAL”.