Percorso arabo-normanno patrimonio dell’Unesco, la soddisfazione del presidente Orlando

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“Il percorso arabo-normanno  è  di rara bellezza e rappresenta una grande opportunità per la Sicilia. Rientra, infatti, fra gli strumenti fondamentali per la crescita culturale ed economica non solo di quella parte del nostro territorio che va da Palermo e Monreale fino a Cefalù, ma dell’intera Regione, in considerazione del fatto che i flussi turistici in entrata, italiani e stranieri, potranno generare consistenti volumi di affari per l’economia del territorio consentendo a tanti giovani siciliani  di potere lavorare nel settore del turismo e in tutti i comparti produttivi ad esso collegati ma anche a tanti imprenditori di potere investire sul territorio”

Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia, commentando con soddisfazione l’inserimento dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù, tra i siti patrimonio dell’Unesco.

“L’inserimento di questo itinerario – conclude Orlando – nella lista del patrimonio dell’Umanità dell’Unesco è una grande scommessa che, oltre a puntare sulla tutela e sulla valorizzazione di questi siti, dovrà vedere protagonisti Regione, enti locali e associazioni imprenditoriali che potranno lavorare insieme per lo sviluppo della Sicilia”.

Nella World Heritage List sono già stati inclusi ben 50 siti italiani. A quest’elenco si aggiunge oggi  il tragitto comprendente dieci siti, tutti situati fra Palermo, Monreale e Cefalù: il Palazzo Reale o dei Normanni, la Cappella Palatina, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o della Martorana, la Chiesa di San Cataldo, il Castello della Zisa, la Cattedrale di Palermo, il Palazzo della Cuba, il Duomo e Chiostro di Cefalù  e il Qanat.