Una proposta unitaria sui precari negli enti locali, sottoscritta tra AnciSicilia e sindacati, come contributo al tavolo di lavoro tra Regione e Governo centrale e da sottoporre all’attenzione della deputazione nazionale. Questa la decisione scaturita dall’ufficio di presidenza dell’AnciSicilia, riunitosi questa mattina a Villa Niscemi.
“E’ finito il periodo delle attese – spiega il presidente dell’AnciSicilia, Giacomo Scala – adesso è necessaria una svolta. Un cambiamento sostanziale che si potrà avere solo elaborando una proposta concordata che possa trasformarsi nella soluzione definitiva per tutti i precari dei comuni”. “Ribadiamo – aggiunge Scala – che i precari hanno svolto e continuano a volgere un ruolo indispensabile per il corretto funzionamento degli enti locali. E proprio per questo motivo ci aspettiamo che, a seconda delle competenze e delle responsabilità, sia il governo nazionale che il governo regionale si impegnino a raggiungere un punto fermo su una situazione diventata insostenibile”.
“La decisione presa dall’ufficio di presidenza – conclude Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – tende a dare un’accelerazione alla discussione in atto sui rinnovi contrattuali e sulle stabilizzazioni, con l’obiettivo di scongiurare il rischio di pesanti ripercussioni sulla coesione sociale dell’Isola e sull’attività amministrativa degli enti locali”.
Alla riunione dell’Ufficio di presidenza hanno preso parte: Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, Giuseppe Sorbello, consigliere comunale di Melilli, Salvatore Lo Biundo, sindaco di Partinico e Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni