Relazione sul rendiconto generale della Regione Siciliana, l’AnciSicilia: “Necessaria un’azione straordinaria per arginare l’emergenza nei comuni”

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“Il quadro che è emerso oggi sulla situazione della finanza locale conferma le preoccupazioni più volte espresse dall’AnciSicilia circa l’allarmante assetto della finanza locale in Sicilia”.

Lo hanno detto Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, a margine dell’udienza, svoltasi stamattina a Villa Whitaker Malfitano, per il Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale della Regione Siciliana relativo all’esercizio finanziario 2017.

“Si tratta  – aggiungono Orlando e Alvano – di dati che vanno ben oltre le singole criticità di qualche ente e che definiscono uno scenario strutturale che ha posto ben 85 di comuni in condizioni deficitarie, sotto piano di rientro e in stato di dissesto finanziario. Si tratta di una situazione che non ha pari rispetto al resto d’Italia e che, pertanto, necessita di un intervento regionale e nazionale che vada, innanzitutto, nel segno del sostegno alla capacità amministrativa degli enti”.

“In particolare, – precisano il presidente e il segretario generale dell’AnciSicilia –  nella parte della relazione dedicata agli enti locali, la Corte dei Conti delinea un ulteriore aggravamento dello stato di salute della finanza comuni ancora esposta alle difficoltà che scaturiscono dalla complessa situazione economica e dagli effetti dell’applicazione dell’armonizzazione contabile. Inoltre, i magistrati contabili affermano che i dati presi in esame mettono in evidenza la complessa situazione in cui si dibatte la finanza locale in Sicilia e tutti gli indicatori analizzati comprovano in maniera univoca il graduale peggioramento della situazione contabile che finisce per pregiudicare il mantenimento degli equilibri di bilancio, rendendo manifesta soprattutto la sofferenza in termini di riscossioni e flussi di cassa in cui operano gli enti locali isolani”.

E’ necessario, quindi, – continuano Orlando e Alvano-   prevedere un’azione straordinaria che consenta agli enti locali di poter contare su adeguate professionalità, di potenziare il loro sistema di accertamento e riscossione dei tributi locali, con particolare riferimento alla Tari, e di poter contare su incentivi normativi tali da poter puntare sulle gestioni associate di servizi e funzioni. Il quadro è certamente ancora più drammatico per ciò che riguarda le città metropolitane e i liberi consorzi dove ai problemi finanziari si sommano problematiche sul piano istituzionale e delle funzioni”.

“Tale situazione complessiva – conclude Orlando –  che emerge dal giudizio di parificazione delinea una condizione di emergenza molto estesa che va oltre le possibilità e le responsabilità dei singoli amministratori locali e che richiede una piena condivisione di azioni da parte della Regione e del Governo nazionale”.