“Le dichiarazioni del Presidente Crocetta ci lasciano allibiti e ci fanno pensare che nella migliore delle ipotesi siano il frutto dell’assoluta mancanza di conoscenza dei fatti. Posso affermare, infatti, con documenti alla mano che in più occasioni non soltanto il mio comune ma tanti altri della provincia di Palermo
hanno trasmesso formale richiesta per essere autorizzati a conferire a Bellolampo, richieste puntualmente respinte dal competente Dipartimento regionale”.
Lo afferma Salvatore Lo Biundo, vice presidente AnciSicilia e responsabile per le problematiche relative alla gestione integrata dei rifiuti, che aggiunge: “Non vi può essere dubbio alcuno sul fatto che avremmo volentieri optato per una discarica pubblica e più vicina e sul fatto che siamo pronti a farlo anche domattina. A preoccuparci sono semmai le centinaia di chilometri che gli auto compattatori sono costretti a fare oggi per arrivare alla discarica di Lentini”.
“Continuo a ribadire – interviene Paolo Amenta, vice presidente dell’Associazione dei comuni siciliani con delega alle Politiche sociali e di sviluppo – che si continua a fare inutile dietrologia su temi che gravano come macigni sui comuni e, soprattutto, sui cittadini. I territori sono in emergenza e chi di competenza si deve necessariamente assumere, una volta per tutte, l’onere di dare delle direttive serie e concrete. Volendo vedere oltre alle responsabilità del governo regionale, che pur ci sono e sono gravi, l’AnciSicilia, insieme con i comuni, è pronta a fare la propria parte, purché la Regione ci guidi, trovi una strategia per il bene comune e ci permetta di individuare gli impianti dove scaricare l’umido, quelli per il secco e le discariche. E’ bene ricordare, infine, che senza impianti adeguati non si va da nessuna parte, men che meno nella direzione degli standard europei”.
“Sul tema dei rifiuti mi preme sottolineare – commenta Luca Cannata, vice presidente vicario dell’AnciSicilia con delega al Bilancio e alle Politiche finanziarie – che gli strumenti messi a disposizione dalla Regione non sono mai stati adeguati, né adeguati sono stati gli incentivi e l’impiantistica. Ci sono, da troppo tempo, elementi negativi e contraddittori che non hanno consentito ai comuni di migliorare la gestione dei rifiuti nel proprio territorio. Per questi motivi, attribuire colpe alle amministrazioni locali, mi sembra intellettualmente poco onesto. Per non parlare della legge del comparto che, sottoposta negli anni a continue modifiche, risulta ancora oggi assolutamente non chiara. Non possiamo rimanere, quindi, a guardare una situazione drammatica che si ripercuote negativamente sulla vita dei territori e dei cittadini, la Regione deve trovare una soluzione chiara e adeguata, soprattutto dal punto di vista legislativo, a tutela delle comunità”.