Riordino del comparto forestale, il Consiglio regionale dell’ANCI Sicilia chiede un tavolo tecnico per una riforma complessiva del settore

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“Nel condividere gli obiettivi contenuti nel documento unitario proposto dalle sigle sindacali FAI Cisl, UilA e Cigl Flai relativi al riordino del comparto forestale della nostra Regione, il Consiglio regionale dell’ANCI Sicilia ha deliberato di chiedere agli assessori competenti, Cordaro e Scilla, di istituire un tavolo tecnico che possa studiare un’ipotesi di riforma complessiva del settore”.

Questo il commento di Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani, che aggiunge: “In questo contesto il tema occupazionale dell’ampliamento delle giornate di lavoro non dovrebbe più rappresentare la rincorsa delle emergenze ma la conseguenza di una complessiva pianificazione che va ben oltre la stagione degli incendi. Il tema sta particolarmente a cuore agli enti locali anche in ragione di un possibile utilizzo dei lavoratori forestali in difesa del territorio, per la manutenzione del verde pubblico, nella prevenzione del rischio incendi e, più in generale, per poter attingere a professionalità di cui, in particolare i piccoli comuni, sono privi”.

Il documento, in particolare, propone:

  1. promuovere su tutto il territorio regionale la tutela e la gestione attiva e razionale del patrimonio boschivo e naturalistico garantendo il recupero ecologico e produttivo dei terreni degradati e abbandonati attraverso nuove acquisizioni di terreni da rimboschire, il presidio del territorio, la sicurezza idrogeologica e la prevenzione dagli incendi boschivi, la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità, la lotta ai cambiamenti climatici nonché lo sviluppo socioeconomico e la crescita occupazionale delle aree montane, interne e rurali valorizzando le filiere produttive, ambientali e sociali locali, legate alla gestione del bosco, rilanciare l’attività vivaistica come non solo come produzione di piante per il fabbisogno interno del dipartimento ma anche con produzioni rivolte all’esterno per autofinanziamento;
  2. valorizzare il ruolo della forza lavoro attraverso la formazione e riqualificazione degli addetti per una maggiore stabilità occupazionale;
  3. formulare chiari indirizzi su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale.