Sanità, sottoscritto protocollo d’intesa tra l’AnciSicilia e i Comitati Consultivi ospedalieri dell’area metropolitana di Palermo

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Un protocollo d’intesa è stato firmato questa mattina tra l’AnciSicilia e il Coordinamento dei Comitati Consultivi Aziendali dell’Area Metropolitana di Palermo: l’accordo è stato sottoscritto dal presidente dell’Associazione dei comuni siciliani, Leoluca Orlando, e i presidenti dei Comitati Consultivi Aziendali dell’Ismett, Salvatore Camiolo, di Villa Sofia- Cervello, Rocco Di Lorenzo, dell’Asp Palermo, Francesco Paolo La Placa,  del Policlinico “Paolo Giaccone, Gaetana Pensabene, e del “Di Cristina Benfratelli”, Francesco Sammarco.

Tra gli  obiettivi dell’intesa, affrontare problematiche sanitarie e sociali, fornire una risposta completa ed univoca alle esigenze del cittadino, sensibilizzare gli assessorati ad aprirsi ad un confronto diretto con il Coordinamento su tematiche sociali che hanno delle ricadute sanitarie e che non sempre è possibile affrontare all’interno delle aziende sanitarie, tra cui inquinamento e smaltimento dei  rifiuti.

Si è evidenziata anche la necessità di istituire un Management e un Garante per la disabilità in difesa dei diritti dei cittadini disabili, per l’abbattimento delle barriere e per una migliore fruibilità dei servizi.

Il protocollo sarà condiviso con gli assessorati regionali alla Salute e alla Famiglia per rispondere in maniera completa ed esaustiva ai complessi bisogni socio-sanitari dei cittadini.

 “Ancora una volta – spiega il presidente Orlando –  confermiamo la nostra attenzione e il pieno rispetto della persona anche con l’affermazione di una dimensione comunitaria nell’area vasta di Palermo. L’integrazione, in questo caso,  passa attraverso la considerazione delle esigenze socio-sanitarie della comunità e deve necessariamente ispirarsi ai principi di umanizzazione e partecipazione democratica”

“Questo protocollo – conclude Antonio Rini, vice presidente di AnciSicilia e sindaco di Ventimiglia di Sicilia – risponde alla logica del superamento del confine per un’azione collegiale e univoca delle tematiche sociali, assistenziali e della disabilità.  Oggi i comuni e i Comitati Consultivi Aziendali hanno gettato le basi per creare una comunità sanitaria”.