“Dalle complesse trattative Stato-Regione per definire l’accordo finanziario, che solo ieri è stato ratificato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con un decreto legge, viene fuori una vicenda che ha penalizzato fortemente i comuni dell’Isola.
Se venisse confermata la mancata previsione nel decreto legge di una proroga del termine per l’approvazione dei bilanci di previsione 2016 o di una deroga finalizzata alla possibilità per i comuni di operare in dodicesimi, saremmo in presenza di un ulteriore prolungamento della grave condizione di disagio che i comuni siciliani hanno sopportato. Saremmo di fronte al paradosso di essere messi soltanto a fine giugno o addirittura luglio, nelle condizioni di conoscere gli elementi essenziali per l’approvazione dei bilanci di previsione 2016. Da tale prolungato ritardo, a partire dal primo maggio 2016, ne sono discesi, e tuttora permangono, una sospensione e un blocco di attività e spese dei comuni che ha avuto evidenti ricadute in termini di disagi per i cittadini e di tagli dei servizi”.
Lo hanno detto Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia.
“Questo modo di agire – continua il presidente Orlando – ha avuto e ha come unico risultato, quello di offrire in alcuni casi gli amministratori locali come pure vittime sacrificali di un complessivo malessere sociale che trova origine nei gravi limiti dell’azione di altri livelli istituzionali. Le ultime elezioni amministrative dimostrano tutto ciò con chiarezza. Non siamo però più così certi che gli amministratori degli enti locali continueranno ad accettare di buon grado questa “parte” che altri hanno scritto per loro”.