“La decisione della Giunta di governo di contrarre il mutuo da 65 milioni da destinare alle spese per investimento dei comuni, ufficializzata oggi dall’assessore Lantieri nel corso della Conferenza Regione – Autonomie locali, rappresenta un primo fattore positivo. L’aspettativa dei 390 sindaci siciliani è ora quella che l’Ars possa approvare nei tempi più brevi tale norma in modo tale che i comuni possano avere la disponibilità di queste risorse non oltre il 2016.”
Lo ha detto Leoluca Orlando presidente dell’AnciSicilia, a conclusione della Conferenza Regione- Autonomie locali, svoltasi questa mattina nella sede dell’Assessorato regionale alle Autonomie locali.
“Nello specifico – ha aggiunto Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, in sede di Conferenza si è stabilito di prevedere un riparto complessivo delle risorse destinate ad investimenti, e cioè dei 50 milioni già previsti e dei 65 milioni che, in base a quanto deliberato ieri dalla Giunta di Governo, dovrebbero essere reperite attraverso un mutuo. Il criterio è abbastanza semplice: ripartire 112,350 milioni secondo gli stessi criteri con cui sono stati ripartiti nel 2015. Per cui, una volta passata la norma all’Ars, nessun comune avrà meno risorse del 2015; attribuire i 2,650 milioni (a parziale compensazione) ai comuni che rispetto al 2015 hanno subito un taglio sulla parte corrente. Entro domani sarà emanato il decreto di riparto dei 50 milioni (47,350 cui vanno aggiunti i 2,650 compensativi). La Conferenza ha anche deciso di ripartire i 115 milioni di fondi PAC, già previsti dalla Legge di Stabilità Regionale, secondo gli stessi criteri previsti per la ripartizione per le risorse per investimenti in base a modalità che verranno comunicate successivamente”
“Riteniamo apprezzabile – conclude Luca Cannata, vice presidente vicario dell’Associazione con delega al Bilancio e alle Politiche finanziarie – il lavoro svolto dal governo regionale in sintonia con il presidente dell’Ars e siamo certi cha anche i deputati approveranno l’autorizzazione per questa norma che permetterà di scongiurare situazioni deficitarie nei 390 comuni siciliani”.