Stato-Città: a novembre una riunione dedicata ai piccoli comuni

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La prossima riunione della Conferenza Stato citta’, convocata la settimana dopo l’assemblea ANCI di Torino, sara’ interamente dedicata alle problematiche dei piccoli Comuni. E’ stata recepita oggi la richiesta avanzata dal presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI, Enzo Bianco, e gia’ formulata in occasione dell’assise dei piccoli Comuni dello scorso luglio a Cagliari. La decisione e’ arrivata nel corso della riunione della Stato-Citta’, durante cui e’ stata illustrata l’informativa redatta dal Viminale, in collaborazione con le prefetture, sull’andamento del percorso che dovra’ portare all’esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni.

‘‘Questa decisione e’ molto importante, anche perche’ andremo a discutere non di semplici adempimenti amministrativi, ma di come si vive realmente sui territori dei piccoli Comuni’‘, commenta Bianco, ricordando di aver recepito l’idea lanciata dal coordinatore ANCI piccoli Comuni, Massimo Castelli, e dal vice presidente ANCI, Roberto Pella.

‘‘Per la prima volta un appuntamento della Stato-Citta’ sara’ dedicato esclusivamente ai piccoli Comuni: discuteremo delle cose concrete, dalle problematiche dei servizi e delle scuole, oltre a riprendere ed approfondire i contenuti della relazione presentata oggi’‘, conclude il presidente del Consiglio nazionale ANCI.

Da parte sua Roberto Pella si dice ‘‘estremamente contento per la decisione odierna’‘ e ‘‘ringrazia il governo, ed in particolare il sottosegretario Bocci, per averla accolta e gia’ incardinata in calendario’‘. Quanto ai contenuti della informativa, il vice presidente ANCI sottolinea come essa ‘‘tenga conto delle osservazioni sollevate dall’associazione a Cagliari, nello specifico sulla non obbligatorieta’ della gestione associata per dieci funzioni comunali, e sul fatto che la stessa gestione debba essere estesa ai Comuni con piu’ di 5 mila abitanti’‘. L’esponente ANCI accoglie con favore anche la ‘‘richiesta di una semplificazione normativa ed amministrativa da parte del ministero’‘, oltre che ‘‘l’aver evidenziato come laddove sono stati previsti incentivi le unioni di comuni si sono costituite e hanno funzionato bene’‘.