“E’ necessario che i Governi, nazionale e regionale, facciano scelte chiare sulle trivellazioni e sulla sorte del nostro mare”, ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia.
“Bisogna chiarire, una volta per tutte, se se si vuole seguire la strada della valorizzazione delle risorse dell’Isola, fatte di sostenibilità, di storia, di cultura, di paesaggi meravigliosi, di agroalimentare e di energia pulita o se si vuole trasformare il mar Mediterraneo in una piattaforma industriale, come prevede il decreto Sblocca Italia”.
“Confermiamo il nostro sostegno alle iniziative di Greenpeace contro le trivellazioni nel canale di Sicilia, così come avevamo già fatto, il mese scorso, aderendo anche a un ricorso al Tar per fermare il progetto OffShore Ibleo, al largo della costa tra Gela e Licata – continua Orlando – proprio perché riteniamo che i cittadini siciliani debbano essere parte attiva nelle scelte che riguardano il loro territorio e nei prossimi giorni ci attiveremo inviando ai nostri comuni uno schema di delibera, che dovrà essere adottato dai consigli comunali, in difesa dell’ambiente e della sua biodiversità, ma soprattutto per evitare autorizzazioni facili e irrevocabili”.
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