Un documento-appello per chiedere “Un piano straordinario di riqualificazione sostenibile delle strutture e delle infrastrutture territoriali”

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Un documento-appello per la valorizzazione, la riqualificazione sostenibile e il recupero dei territori è stato sottoscritto stamattina a Villa Niscemi a Palermo ed ha tra i primi firmatari oltre all’AnciSicilia, l’AIPIN (Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica) Sezione Sicilia, l’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) e l’AVIF (Associazione Vivaisti Forestali).
L’accordo nasce dalla richiesta di un intervento immediato perchè si attui un “piano straordinario di riqualificazione delle strutture ed infrastrutture territoriali” per adeguarle alle nuove condizioni climatiche e di rischio.
“La situazione venutasi a creare a causa del cedimento del pilone autostradale nella Palermo – Catania è il triste risultato di una politica pianificatoria ambientale inadeguata – ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia – e nella qualità di cittadini siciliani non possiamo e non dobbiamo più permettere che si compiano nuovi scempi con vincoli ambientali disattesi in nome della politica delle emergenze”.
“La difesa idrogeologica – continua Orlando – è troppo spesso affidata a tecniche rigide cementizie sia nelle grandi infrastrutture viarie come le autostrade o gli scorrimenti veloci sia nelle piccole infrastrutture viarie come le strade statali minori ed, ovviamente, anche nelle alternative ferroviarie quasi inesistenti in Sicilia.
“Le tecniche “cementizie” nelle grandi infrastrutture viarie – conclude il presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani – sono una condizione necessaria, ma le manutenzioni e i controlli preventivi del territorio sono carenti a tutti i livelli e se si vogliono scongiurare altri incidenti che possono diventare disastri colposi e annunciati bisogna provvedere subito con la pianificazione e riqualificazione delle infrastrutture verdi e blu”.